Attività
Studiare, interpretare, valorizzare e restituire
Il Museo Etnografico Dolomiti non è solo un luogo di conservazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio a cui fa riferimento, ma anche di studio, di interpretazione, di valorizzazione e di restituzione dei risultati alla comunità.
Le modalità con cui questo avviene sono numerose (ricerche, corsi, seminari, convegni, attività didattiche, mostre, progetti di catalogazione, pubblicazioni) e coinvolgono diverse professionalità operanti nel settore dei beni culturali demoetnoantropologici.
Le attività formative sono uno dei cardini della mission del Museo Etnografico Dolomiti e sperimentano sempre nuovi linguaggi per rendere accessibile il Museo anche a fasce d’utenza particolari. La collaborazione con le scuole del territorio è continuativa, come pure quella con le diverse associazioni culturali e della terza età. L’organizzazione di corsi, seminari e convegni su temi specifici legati alle tematiche di cui il Museo si occupa si configurano come significativi momenti di confronto e di aggiornamento, anche grazie a progetti europei quali Transmuseum e Admuseum.
Le ricerche nel territorio bellunese, già iniziate nel 1979 attraverso il Centro per la documentazione della cultura popolare, poi confluito nel Museo Etnografico Dolomiti , sono proseguite a partire dal 1997. I rilevamenti condotti su temi specifici quali l’allevamento bovino e la lavorazione del latte, l’emigrazione transoceanica, l’emigrazione femminile e soprattutto il baliatico, le attività fabbrili, le fiabe, le leggende, i canti, l’artigianato dei seggiolai, la lavorazione della pietra, l’alimentazione tradizionale, le tecniche agricole, la religiosità popolare, ecc. hanno portato alla raccolta di una ricca documentazione di beni materiali, immateriali, fotografici, filmici e archivistici.
Molti di questi settori sono stati oggetto di ampie campagne di catalogazione, in collaborazione con la Regione del Veneto e di mostre, in genere di durata annuale.