Collezioni
Beni materiali e immateriali
Le collezioni del Museo Etnografico Dolomiti sono costituite da beni materiali e immateriali.
I primi comprendono un cospicuo patrimonio di oggetti provenienti dal territorio della provincia di Belluno, relativi ai diversi ambiti della cultura tradizionale: artigianato, attività domestiche, religiosità, abbigliamento, emigrazione, attività primarie, e coprono un arco temporale compreso tra il secolo XVIII e il secolo XXI.
La maggior parte dei manufatti provengono da donazioni. Particolarmente consistenti sono il lascito di Giuseppe Mazzotti e quello di Carlo Chissalè, oltre che l'importante corpus dal Gruppo Folklorico di Cesiomaggiore.
I beni immateriali sono costituiti da alcune migliaia di documenti sonori (fiabe, indovinelli, proverbi, canti, testimonianze, autobiografie, orazioni, ecc.) raccolti nel territorio bellunese e tra le comunità italo - venete del Brasile meridionale nel corso di ricerche sul terreno.
E' inoltre presente un ricco archivio fotografico e filmico, che comprende fotografie d'epoca (originali e riprodotte), fotografie attuali di interesse antropologico (la maggior parte delle quali opera dell'antropologo visivo Francesco De Melis) e film realizzati durante le campagne di ricerca condotte dal Museo.
La biblioteca del Museo Etnografico Dolomiti conserva il fondo librario locale appartenuto al geografo Elio Migliorini e proveniente dalla sua casa di Arson (Feltre), oltre a volumi di interesse antropologico, documenti a stampa e piccoli archivi di famiglia.
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Aggiornata lunedì 14 novembre 2022 a cura di Marco Zucco