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Pastori transumanti
Pendolari alla ricerca dell'erba
La transumanza si sviluppa lungo vere e proprie vie armentarie, alcune delle quali già tracciate in epoca romana, che collegano l’area della pianura veneta o friulana, dove le greggi possono nutrirsi, a una zona prealpina facilmente accessibile e relativamente poco distante (50-80 Km). Una di queste zone è l’Altopiano di Lamon, dove è attestata, almeno dal XII° secolo, la presenza di una pastorizia transumante rimasta vitale fino agli anni settanta del Novecento.
I pastori lamonesi (copanèr) effettuavano una transumanza mista, che prevedeva l'affitto di pascoli estivi di alta quota, lo sfruttamento di pascoli intermedi, talvolta a pagamento, e la discesa nel tardo autunno verso la pianura veneta, friulana e lombarda. Due erano le modalità di conduzione delle greggi: pastorizia vagante (andar a reméngo) e semistanziale (andar in posta), in base alla diversa consistenza del patrimonio ovino posseduto da ciascuna famiglia.
I remenganti, proprietari di greggi di grandi dimensioni, durante la transumanza invernale verso la pianura dormivano all'aperto e si spostavano in continuazione nelle aree di pascolo frequentate per tradizione anche dai loro padri.
I postarói possedevano invece greggi ridotte e svernavano in una posta di pianura, ossia una casa di contadini con cui stabilivano un accordo annuale.
In entrambi i tipi di pastorizia tutto il nucleo familiare era coinvolto nella conduzione del gregge, compresi i bambini e le donne (baie).
I pastori, come altre categorie di girovaghi e vagabondi, utilizzavano un gergo di mestiere, fondato sullo svisamento sistematico del dialetto d’origine, per non farsi capire dagli estranei, soprattutto dai contadini di pianura (pàor, ruspatèra), con i quali i rapporti erano sovente conflittuali.
L’urbanizzazione, l’industrializzazione e lo sviluppo abnorme del traffico stradale sono fattori che in varia misura hanno concorso al progressivo abbandono di queste transumanze secolari ad opera dei pastori di Lamon. Tuttavia numerose sono ancora le greggi che transitano nel territorio bellunese, condotte in genere da pastori trentini coadiuvati da extra-comunitari.





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Aggiornata lunedì 14 novembre 2022 a cura di Marco Zucco